cornets/l’alfiere – Testo originale di Rainer Maria Rilke
musiche originali Duilio Meucci voce Massimo Finelli
Link – Prima – 6 novembre 2016 – Ginevra- Haute Ecole de Musique
“It was a terrific work and a superb performance! I hope we will hear it again!” Gilbert Biberian (Compositore)
sinossi
“Qui non c’è nulla che sia contro di loro:
nessun ieri, nessun domani; giacché il tempo è crollato (…)
Si daranno cento nuovi nomi e se li ritoglieranno tutti, piano, come ci si toglie un orecchino.”
In apparenza si tratta di guerra, in apparenza si tratta di morte; in verità è un canto d’amore, sospeso nel tempo di duelli mai iniziati. E’ il racconto di un viaggio scandito da note che si intrecciano alle parole, su un campo di battaglia senza bandiere, calpestato da soldati/bambini incapaci di reggersi in piedi. La guerra è una bugia, il nemico è un fantoccio agitato nella penombra. Il testo originale è del 1899 (Canto d’amore e morte del cavaliere Christoph Rilke), ma i temi trattati sono straordinariamente attuali. A voler chiudere tutto in una definizione, si racconta della giovinezza, di bocciòli disseccati prima del tempo, del profumo che ne resta.
“Era una notte di luna piena, una brezza assai forte scacciava le lunghe nuvole scure che simili a stretti nastri neri passavano incessantemente sul disco illuminato. Ero in piedi alla finestra e guardavo le nuvole scorrere molto veloci (…) e nel loro rapido ritmo mi sembrava intendere il mormorio di parole che ripetevo a mezza voce come in un sogno incosciente, ignaro di ciò che sarebbero divenute: reiten, reiten, reiten; e allora mi sono messo a scrivere, sempre come in sogno. Scrissi tutta la notte e al mattino la canzone di Christoph Rilke era terminata”.